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20 nov, 2023
La nostra azienda Eman nata per dare un servizio completo nel settore medico con equipe specializzata tra medici, infermieri. Si dedica inoltre alla Medicina dello Sport offrendo un servizio domiciliare presso :Centri Sportivi, Palestre , scuole di danza, effettuando visite mediche per rilascio del certificato medico non agonistico ed agonistico. La visita sarà effettuata in modo accurato ed analitico ad ogni paziente: · Anamnesi : il medico raccoglierà informazioni sulla tua storia clinica, sulle tue abitudini di vita e sull’attività fisica che intendi praticare; · Esame obiettivo : il medico valuterà il tuo stato di salute generale, misurando la pressione arteriosa e la frequenza cardiaca; · Elettrocardiogramma : questo esame è necessario per valutare la funzionalità cardiaca. Saremo lieti di offrire il nostro servizio presso la Vostra struttura.
24 mag, 2023
Noi di emaninfermiereadomicilio vogliamo affrontare l’argomento del catetere vescicale: Il catetere vescicale è un dispositivo che troviamo in commercio di vari tipi (lattice,silicone,poliuretano) con il quale, ad un soggetto che sia uomo o donna , viene inserito per aiutare ad evacuare le urine nel sacchetto collegato,che si formano all’interno della vescica, quando a causa di un fattore si ha difficoltà nella minzione. Questa pratica si chiama cateterismo vescicale e solitamente viene eseguita o da un medico o da un infermiere o in casi particolari da se stessi dopo insegnamenti,manovra chiamata (autocateterismo). Quindi il catetere vescicale viene impiegato in caso di ritenzione urinaria e in maniera spontanea non si riesce a svuotare la vescica. Questo fenomeno può avvenire per molteplici fattori per patologia, ad esempio cistiti o prostatiti o altre patologie più gravi o per motivi neurologici diventando incontinenti non riuscendo a trattenere l’urina, oppure il catetere vescicale viene applicato in maniera preventiva o durante un intervento chirurgico lungo per evitare di far riempire la vescica ed avere problemi al risveglio dall’anestesia, o può essere applicato a pazienti allettati non autosufficienti per evitare un continuo bagnarsi della cute con eventuale lesione della cute. I catetere vescicale possono essere a breve termine e a lungo termine, di solito vengono applicati per brevi termini cateteri vescicali di lattice che possono restare in sito massimo 15 giorni, mentre per lunga permanenza vengono applicati cateteri vescicali in silicone questi ultimi vengono applicati anche in soggetti allergici al lattice, questi cateteri vescicali presentano alla punta un palloncino di ancoraggio che viene gonfiato una volta arrivato in vescica in modo da non fuoriuscire. Mentre per il catetere vescicale che viene usato per lo svuotamento della vescica sia da un operatore o con la manovra di autocateterismo quelli possono restare in vescica giusto il tempo dello svuotamento e poi sfilati via e gettati e non presentano ancoraggio. Dobbiamo sapere che il catetere vescicale se da una parte è un ausilio di notevole importanza dall’altra ha dei rischi per il paziente. Una delle conseguenze più comune del cateterismo vescicale è lo sviluppo di un infezione delle vie urinarie è pur sempre un corpo estraneo vettore di batteri, infatti il catetere vescicale quando applicato va fatta molta accortezza nella sterilità della manovra, in primis facendo un lavaggio accurato delle parti intime, dopodichè disinfettare con iodopovidone e usando materiali e guanti sterili, poi nei giorni di permanenza bisogna istruire l’individuo ad una buona igiene. La questione delle infezioni urinarie non è da sottovalutare. Si stima infatti che le infezioni associate all’utilizzo del catetere vescicale siano circa il 70% delle infezioni urinarie nosocomiali. I batteri che più comunemente causano le infezioni sono Escherichia coli e Klebsiella pneumoniae due patogeni considerati pericolosi poiché sono diventati resistenti a molti antibiotici, rendendo sempre più difficile individuare la cura giusta. Un esame per rilevare un infezione vescicale è l’urinocultura ed eventualmente se positiva con antibiogramma, l’esecuzione di tale esame va fatto al cambio del nuovo catetere vescicale facendo in modo da gettare via le prime gocce e raccogliendo il mitto intermedio.
10 mar, 2023
Da oggi oltre a poter richiedere un infermiere professionista a casa tua avrai la possibilità di richiedere l'effettuazione di ECG, elettrocardiogramma holter e Holter pressorio grazie ai nuovi investimenti fatti per l'aquisto di strumenti touchscreen di ultima generazione, il tutto corredato da refertazione da parte di un medico specialista entro 24h. Se ciò non dovesse bastare abbiamo deciso di avvalerci della collaborazione di medici e medici cardiologi per l'effettuazione di visite cardiologiche direttamente a casa tua. Quali sono i passaggi per richiedere la visita cardiologica con ECG a domicilio? Chiama o scrivi ai numeri che trovi sul Sito, le nostre collaboratrici ti daranno alcune informazioni di base e poi contatteranno i nostri medici o infermieri a seconda delle richieste. Se hai bisogno di un elettrocardiogramma a domicilio verrà uno dei nostri infermieri direttamente a casa tua con i nuovi strumenti, si può effettuare l'esame sia da posizione seduta che supina, sia che il paziente sia autosufficiente o che sia allettato. L'infermiere farà una prima valutazione del paziente, raccolta dati e raccolta parametri vitali, posizionerà poi gli elettrodi sul torace del paziente (derivazioni precordiali) e sugli arti inferiori e superiori (derivazioni periferiche). Una volta posizionati gli elettrodi si fa partire la registrazione dal monitor touchscreen che in automatico analizza e registra tutti i dati in formato PDF. Una volta registrato si invia il file al medico cardiologo che lo visionerà e valuterà redigendo poi il certificato con referto che verrà inviato al paziente entro 24h. La durata della procedura è di circa 15 minuti. Se invece avete bisogno della visita del cardiologo a domicilio, le nostre collaboratrici invieranno i vostri recapiti ai nostri medici specialisti che nel minor tempo possibile vi contatteranno per fissare l'appuntamento con il medico specialista che verrà a casa vostra e effettuerà direttamente lì una completa visita cardiologica. Se avvertite dolore toracico, irradiato al giugulo, alla scapola, agli arti superiori o in generale un senso di oppressione toracica con dolore costrittivo che dura più di 20 minuti senza interruzione ai cambi di posizione e con gli atti respiratori non perdete ulteriore tempo e contattate immediatamente il 112. Chiama o scrivi per avere informazioni ovviamente gratuite. Infermiere a domicilio, l'ospedale a casa tua!
10 mar, 2023
Prelievo venoso a domicilio è una delle prestazioni infermieristiche più comode al domicilio del paziente, in quanto si concorda con l'infermiere l'orario più ideale, con orari che variano dalle 6:00 del mattino per clienti che poi devono raggiungere il lavoro fino alle 9:30 per i clienti che non hanno grosse esigenze . Al momento della prenotazione per telefono si rilascia nominativo, indirizzo,scala e piano, numero di telefono e nel caso riferire eventuali esami particolari ed infine l'orario di preferenza. Alla sera prima del prelievo ricordarsi di restare digiuni dalla mezzanotte. Al mattino l'infermiere si reca a domicilio con tutto l'occorrente per eseguire il prelievo a domicilio, una cosa importante verificare con l'infermiere il giorno prima se nella richiesta vi siano esami delle urine o urinocoltura o raccolte di urine delle 24 h , in quei casi le urine vanno fatte trovare pronte nei barattolini appositi al mattino. Eseguito il prelievo si decide insieme al paziente la metodologia del ritiro che può avvenire tramite il rilascio di un foglio che funge come delega per il ritiro da parte del interessato o tramite terzi compilando la parte sottostante ed allegando fotocopia di un documento valido, o tramite password online ricevuta tramite email in modo da scaricare dal portale il risultato dove può essere consultato o inviato al proprio medico di base o specialisti. In un secondo momento vengono trasportati al laboratorio in una Borsa a norma ADR certificata per servizio domiciliare, ai laboratori convenzionati che sono SYNLAB e BIANALISI, ed accettati. L' Infermiere responsabile dell'assistenza generale infermieristica, puo' effettuare indagini diagnostiche in autonomia, previa prescrizione medica,tra cui il prelievo ematico. Procedura del prelievo venoso a domicilio: L’infermiere, procede con l’accertamento infermieristico e valuta: quali tipi di esami sono stati prescritti dal medico e le relative condizioni particolari associate alla scelta del momento per l’esecuzione del prelievo (ad es. al mattino, a digiuno, pre o post assunzione farmaci) e al trattamento del campione (ad es. provette eparinizzate, ghiaccio); il sito adatto alla puntura venosa: eviterà vene già danneggiate, la presenza di shunt arterovenoso o zone in prossimità di infusioni per evitare l’alterazione del campione; L’eventuale presenza di allergie del paziente (è possibile che sia allergico alle sostanze contenute nel disinfettante e/o nei guanti e/o laccio emostatico e/o cerotto adesivo); le complicazioni che potrebbero verificarsi in base alla condizione clinica del singolo paziente (ad es. rischio di emorragia in pazienti con anamnesi di deficit della coagulazione o in regime terapeutico con anticoagulanti); il livello di comprensione e collaborazione del paziente, l’eventuale presenza di belonefobia (paura degli aghi). L’infermiere, nella fase di preparazione al prelievo ematico: si assicura della presenza di tutto il materiale occorrenteall’esecuzione della procedura: guanti monouso; tamponi imbevuti di disinfettante; laccio emostatico; sistema vacutainer, aghi doppi sterili; provette adatte al tipo di esami prescritti; etichette contenenti i dati del paziente; garze sterili; cerotto adesivo; contenitore per taglienti; telino effettua l’igiene delle mani e garantisce la privacy del paziente; verifica la prescrizione medica e l’identità del paziente; spiega al paziente con parole adatte al suo livello di comprensione le fasi e l’utilità della manovra che si sta per eseguire affinché egli comprenda pienamente ciò che verrà effettuato e aumenti la sua collaborazione; suggerisce all’assistito di rilassarsi e di posizionarsi supino o in semi-Fowler. L’infermiere, durante il prelievo ematico: Chiede al paziente dove preferisce posizionarsi sulla sedia con il braccio sul tavolo o distesi a letto; sceglie un sito appropriato per la puntura venosa; posiziona il braccio del paziente in modo che formi una linea retta dalla spalla al polso (utilizzando un telino piegato, se serve); indossa i guanti monouso; applica il laccio emostatico circa 8-10 cm sopra il sito di puntura scelto; accerta la presenza di polso distale: se non è percepibile, allenta il laccio emostatico; invita il paziente ad aprire e chiudere il pugno più volte; localizza, attraverso la palpazione, la vena da pungere (compatta e che risulti elastica alla palpazione); raccorda l’ago al sistema vacutainer e inserisce la provetta per il campione di sangue senza procedere alla perforazione del tappo di gomma; deterge l’area di puntura con un movimento centrifugo e lascia asciugare; rimuove la protezione dell’ago e avvisa il paziente che sentirà un lieve fastidio legato alla puntura; posiziona un dito della mano non dominante 3 cm sotto il sito di puntura e tende la pelle; procede a pungere la cute tenendo la smussatura dell’ago verso l’alto; fa avanzare la provetta contro l’ago fino alla perforazione del tappo e attende il riempimento della provetta (ripete il procedimento in base a quante provette sono previste); completata la raccolta del campione, rimuove il laccio emostatico; applica una garza sterile sul sito della puntura e, senza esercitare pressione, estrae l’ago dalla vena; esercita una pressione sul sito della puntura e fissa la garza con un cerotto; smaltisce il materiale utilizzato; rimuove i guanti.
Autore: noreply.site 10 mar, 2023
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