Catetere vescicale
Noi di emaninfermiereadomicilio vogliamo affrontare l’argomento del catetere vescicale: Il catetere vescicale è un dispositivo che troviamo in commercio di vari tipi (lattice,silicone,poliuretano) con il quale, ad un soggetto che sia uomo o donna , viene inserito per aiutare ad evacuare le urine nel sacchetto collegato,che si formano all’interno della vescica, quando a causa di un fattore si ha difficoltà nella minzione. Questa pratica si chiama cateterismo vescicale e solitamente viene eseguita o da un medico o da un infermiere o in casi particolari da se stessi dopo insegnamenti,manovra chiamata (autocateterismo).
Quindi il catetere vescicale viene impiegato in caso di ritenzione urinaria e in maniera spontanea non si riesce a svuotare la vescica. Questo fenomeno può avvenire per molteplici fattori per patologia, ad esempio cistiti o prostatiti o altre patologie più gravi o per motivi neurologici diventando incontinenti non riuscendo a trattenere l’urina, oppure il catetere vescicale viene applicato in maniera preventiva o durante un intervento chirurgico lungo per evitare di far riempire la vescica ed avere problemi al risveglio dall’anestesia, o può essere applicato a pazienti allettati non autosufficienti per evitare un continuo bagnarsi della cute con eventuale lesione della cute.
I catetere vescicale possono essere a breve termine e a lungo termine, di solito vengono applicati per brevi termini cateteri vescicali di lattice che possono restare in sito massimo 15 giorni, mentre per lunga permanenza vengono applicati cateteri vescicali in silicone questi ultimi vengono applicati anche in soggetti allergici al lattice, questi cateteri vescicali presentano alla punta un palloncino di ancoraggio che viene gonfiato una volta arrivato in vescica in modo da non fuoriuscire. Mentre per il catetere vescicale che viene usato per lo svuotamento della vescica sia da un operatore o con la manovra di autocateterismo quelli possono restare in vescica giusto il tempo dello svuotamento e poi sfilati via e gettati e non presentano ancoraggio.
Dobbiamo sapere che il catetere vescicale se da una parte è un ausilio di notevole importanza dall’altra ha dei rischi per il paziente. Una delle conseguenze più comune del cateterismo vescicale è lo sviluppo di un infezione delle vie urinarie è pur sempre un corpo estraneo vettore di batteri, infatti il catetere vescicale quando applicato va fatta molta accortezza nella sterilità della manovra, in primis facendo un lavaggio accurato delle parti intime, dopodichè disinfettare con iodopovidone e usando materiali e guanti sterili, poi nei giorni di permanenza bisogna istruire l’individuo ad una buona igiene. La questione delle infezioni urinarie non è da sottovalutare. Si stima infatti che le infezioni associate all’utilizzo del catetere vescicale siano circa il 70% delle infezioni urinarie nosocomiali. I batteri che più comunemente causano le infezioni sono Escherichia coli e Klebsiella pneumoniae due patogeni considerati pericolosi poiché sono diventati resistenti a molti antibiotici, rendendo sempre più difficile individuare la cura giusta. Un esame per rilevare un infezione vescicale è l’urinocultura ed eventualmente se positiva con antibiogramma, l’esecuzione di tale esame va fatto al cambio del nuovo catetere vescicale facendo in modo da gettare via le prime gocce e raccogliendo il mitto intermedio.


